Milano in testa allo shopping tourism

Colosseo, Cenacolo di Leonardo da Vinci o San Marco? Oppure Gucci, Missoni e Dolce e Gabbana? Lo shopping tourism fa muovere ogni anno un milione e mezzo di turisti verso Firenze, Roma, Torino, Venezia e Milano e in particolare il capoluogo della Lombardia è la regina di questo tipo di turismo che anche in Italia cresce sempre di più. A fare il punto del fenomeno a Roma, proprio nel giorno degli acquisti forsennati del Black Friday, è un forum ideato da Risposte Turismo dove è stato presentato lo Shopping Tourism Italian Monitor.


Milano è risultata essere la città con la maggiore quota di turisti che hanno nello shopping la motivazione principale del viaggio (15,4%), seguita da Firenze (6%) e Roma (3,8%). Staccate Venezia (1,4%) e Torino (1,1%). La loro spesa media giornaliera sostenuta è risultata pari a 121 euro a Milano, 77,80 euro a Roma e 45,15 euro a Firenze.
Sempre Milano, inoltre, è la destinazione di viaggio per shopping su scala mondiale che ha ricevuto il maggior numero di citazioni (20,3%) tra le oltre 6.000 raccolte (massimo 3 per ogni intervistato), seguita da New York (17,4%), Parigi (16%) e Londra (14,2%).
"Bisogna smettere di guardare allo shopping tourism come un fenomeno di costume ma bisogna pensarlo un fenomeno che se ben studiato e valorizzato, può rappresentare un nuovo volano con cui i diversi territori possono contribuire alla crescita. Non basta che nelle città ci siano negozi ma bisogna conoscere la domanda e arricchire la città di servizi dai personal shopper alle vie dello shopping, dalle app ai tour dedicati" spiega Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo.
"Una visione moderna e adeguata del turismo di oggi - commenta Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio - impone di guardare al settore come a un vero e proprio moltiplicatore di tutti gli altri: non solo dell'offerta culturale ma anche, ad esempio, del commercio, e ciò proprio tramite la leva dello shopping che, secondo dati da noi calcolati, già 3 anni fa rappresentava il 50% della spesa extra a destinazione fatta in Italia dai turisti stranieri".
"Tra le destinazioni dello shopping - spiega il presidente di Federturismo Gianfranco Battisti - non ci sono solo le città, ma stanno conquistando sempre più posizioni i terminal degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie che nel tempo si sono trasformati in veri shopping center. Basti pensare che nel 2016 gli acquisti duty free e travel retail hanno toccato a livello mondiale i 63,5 miliardi di dollari in aumento del 2,4% rispetto all'anno precedente".

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