Fu Jacopozzi l'italiano che 'accese' la Tour Eiffel

Era italiano ed illuminò Parigi.    Dopo quasi un secolo di oblio, la Francia riscopre Fernand Jacopozzi, il "mago della luce", che ebbe l'idea - all'epoca inedita - di illuminare siti e monumenti come la Torre Eiffel, l'avenue des Champs-Elysées, l'Opera, il Moulin Rouge e i grandi magazzini del centro


Se Parigi è ormai mondialmente conosciuta con l'appellativo di 'Ville Lumière', città della luce, lo deve anche, soprattutto a lui. La storia di questo ingegnere fiorentino (1877-1932) immigrato in Francia e dimenticato da tutti - a Parigi non una strada intitolata a suo nome - viene ora ritracciata in un libro pubblicato in Francia per le edizioni Douin e intitolato 'Jacopozzi, il mago della luce'. 

L'autore, Fabien Sabatès, ha raccolto una ricca documentazione, mostrando, in particolare, come il fiorentino emigrato a Parigi 'illuminò' di mille luci una città all'epoca buia, anche grazie al contributo di André Citroen, il primo a sistemare una pubblicità gigante per le sue automobili sulla Dama di Ferro.

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