In Cile passando per Santiago


Punto di partenza per scoprire le bellezze naturalistiche del Cile, dal deserto di Atacama a Nord ai laghi e alla Patagonia a Sud, la capitale Santiago è una buona sosta di almeno un paio di giorni per acclimatarsi alla "buena onda" cilena e al fuso orario. Per arrivarci servono infatti almeno 15 ore di volo, la tratta più lunga servita senza scali dall'aeroporto di Roma Fiumicino grazie al nuovo collegamento a lungo raggio inaugurato da Alitalia.


Chi si trattiene poco tempo a Santiago non può perdere le sue icone. Il palazzo presidenziale La Moneda, la centrale Plaza de Armas. Una passeggiata sulla collinetta del Cerro Santa Lucia o sul Cerro San Cristobal per ammirare la metropoli incorniciata dalle Ande. Picchi spettacolari purtroppo non sempre visibili a causa della cappa di smog che si posa su case e grattacieli dove vivono e lavorano 6 milioni e mezzo di persone. In centro si passeggia nella via della Bolsa, incrociando lustrascarpe e impiegati finanziari, si passa accanto all'ex sede del Parlamento (quella attuale si trova a Valparaiso). Tra i "barrios" più caratteristici dove passeggiare e alloggiare c'è quello di Lastarria, oppure il Paris-Londres con le sue costruzioni di ispirazione neoclassica e Liberty. Al numero 38 della calle Londres (www.londres38.cl) vale la pena fermarsi: vi si trova uno dei tanti centri di tortura di Pinochet che oggi è diventato un museo che racconta gli orrori della dittatura. Chi ha più tempo può visitare anche Las Condes, il quartiere finanziario con i negozi più internazionali, o il Barrio Italia (che non ha niente a che fare con la comunità italiana a Santiago) che è l'attuale zona emergente, con i locali più trendy.

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