Correggio ritrovato a Senigallia





Secondo Dario Fo, premio Nobel per la letteratura ma anche esperto d'arte che nel 2004 'riscoprì' il quadro nella dimora di due nobili sorelle a Fano, la Sant'Agata 'di Senigallia' del Correggio sarebbe il ritratto della bellissima moglie dell'artista, Jeronima. Oggi restaurata e ristudiata, l'opera sarà al centro di una mostra, a Palazzetto Baviera di Senigallia dal 15 marzo al 2 settembre, a cura di Giuseppe Adani.





Immagini e testi racconteranno l'opera di Correggio, considerato uno dei più grandi artisti del Rinascimento al pari di Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Tra le curiosità, gli studi che dimostrano che l'espressione del viso della modella è stata stata poi reimpiegata in tele di dimensioni più grandi e famose. Antonio Allegri detto il Correggio (1489-1534) fu definito 'il pittor delle Grazie' per la sua straordinaria capacità pittorica di tratteggiare con intensità e leggerezza le figure femminili e lo stesso Vasari gli riconobbe che "niuno meglio di lui toccò i colori. Meritò ogni grado e ogni onore da vivo, et ogni gloria dopo la morte".

La Sant'Agata di Senigallia, martire patrona di Catania, non è da meno ed è ritratta dal pittore in un momento di contemplazione dei simboli del suo martirio. Il leggero mantello che le avvolge il collo, il volto di grande bellezza, la capigliatura soffice e ordinata, la collocano alla metà degli anni '20 del Cinquecento. Anche se ancora non è nota la committenza e la prima destinazione, la tavola si pone nel pieno della maturità del pittore e a diritto può essere considerata una prima prova per capolavori come l'Adorazione degli Uffizi, lo Sposalizio mistico di Santa Caterina del Louvre, la Santa Caterina leggente di Hampton Court, e a ritratti femminili che hanno caratteristiche simili a quelle della Sant'Agata.

Commenti

Post popolari in questo blog

Apre la mostra "Testimoni di civiltà a Montecitorio"

L'architetto di Dio, Gaudì: a 90 anni dalla sua scomparsa

Il decennale di Museion